CORONAVIRUS (2020)

Opera realizzata per BAU 17 BAUWAVES, rivista d’artista ad assemblaggio di originali, pubblicazione annuale in edizione di 170 esemplari con opere originali numerate e firmate dagli autori; stampa a secco su foglio di alluminio, cm 21 x 14,5 montato su carta cm 29,7 x 29,7 in 170 fogli numerati e firmati

Made for  BAU 17 BAUWAVES;
stamp on aluminium foil, cm 21 x 14,5 mounted on paper cm 29,7 x 29,7 – 170 signed and numbered sheets

BAU 17 BAUWAVES è presente in: 
Archivio Carlo Palli di Prato; MART Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto

Ci vorrà su un (...), no / Corro in su, và / 
Sinora curvo scorro via / un sano ricurvo /
Arrivo su con uva corrosiva, rincorso /
su un carro carnivoro / vino scuro rovina su un viso /
Scrivo ora un (...) su vari orsi / narro su voci /
curvo, risano / curo sovrani / Nuovo scorro in scuro.
(coronavirus)
Questo testo è una combinatoria delle 9 lettere non ripetute della parola "coronavirus". Una drastica riduzione alfabetica, da 21 lettere a 9 (simile a quella che ha subito la nostra vita a causa del virus). Ne è scaturito un testo chiuso e angosciante, il cui senso va e viene come in un delirio dal finale amaro.
La macchina da scrivere, così come il timbro, rappresenta un buon compromesso tra copia e originale: non c'è mai la stessa pressione e la stessa posizione del testo sul foglio. Inoltre l'alluminio, nella sua fragilità, rende impossibile il taglio identico e ogni foglio riporta particolari pieghe e escoriazioni casuali. 
Il foglio metallico evoca il joss paper, il denaro fantasma della tradizione cinese, usato nelle cerimonie funebri. Privata la macchina del nastro inchiostrato, ognuno dei 170 fogli è singolarmente dattiloscritto a secco, ogni lettera urtando nel morbido alluminio, forandolo in alcuni punti. Tutti i fogli, tranne uno, sono dattiloscritti dal lato opaco.
La ripetizione esasperata e la limitatissima possibilità di correzione mi hanno costretto a una prolungata concentrazione facendomi sentire a tratti come Jack Torrance in Shining

Romeo Traversa, Milano, aprile 2020

This text is the combination of 9 letters, that are non repeated in the word "coronavirus". An alphabetical drastic reduction that takes 21 letters to 9 and that it is traceable to what happened to our life because of the virus. This has resulted in a closed and distressing text, whose sense comes and goes in a total frenzy since a bitter end.
The typewriter, as well as the timbre, represents a good compromise between the copy and the original one: there is never the same pressure and the same position of the text on a sheet. In addition, aluminum makes impossible an exact cut because of its  frailty so that every paper reports particular folds and casual abrasions.
The metal paper evokes the joss paper, the phantom money that comes in the Chinese traditions when it is used in funeral ceremonies. Deprived of the ink, every paper is individually dry typed. Every matrix engraves the soft aluminum, drilling it in some points.
The exasperated repetition and a very limited possibility of correction forced me to an extended concentration, making me feel like at times Jack Torrance in the film "Shining".
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